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Capodistria, la città a sostegno dell’allattamento al seno

Categoria: Generale
Data di pubblicazione:

Oggi il Comune città di Capodistria si è impegnato formalmente a diventare una città che sostiene l’allattamento al seno. Firmando la Dichiarazione d’intenti, il sindaco Aleš Bržan ha fatto il primo passo verso questo importante obiettivo.

La città a sostegno dell’allattamento al seno è un’iniziativa internazionale con cui il Comitato nazionale per la promozione, appunto, dell’allattamento al seno, che opera sotto l’egida dell’UNICEF Slovenia, vuole promuovere tale buona pratica a livello locale. “Sebbene l’allattamento al seno sia naturale, non è sempre facile. Molte famiglie durante questo periodo delicato incontrano non poche difficoltà nell’attuare e mantenere l’allattamento al seno dopo l’arrivo a casa – e a volte anche nei reparti di maternità – spesso esacerbate dallo scarso sostegno da parte dalla società circostante – a casa, nell’ambiente locale o sul posto di lavoro, ma anche nelle organizzazioni sanitarie e, non da ultimo, anche con l’esposizione al marketing aggressivo del latte artificiale. Per questo motivo le famiglie nelle quali si allatta al seno hanno bisogno di un sostegno e di un’assistenza adeguati da parte dei propri cari, degli operatori sanitari, dei datori di lavoro e dell’ambiente in generale”, ha dichiarato oggi il direttore esecutivo dell’UNICEF Slovenia, Tomaž Bergoč.

Il Comune città di Capodistria è consapevole dell’importanza del sostegno locale per le madri che allattano al seno e ha stilato un programma per ottenere il titolo di Città a sostegno dell’allattamento al seno, in conformità con le linee guida del programma nazionale “Dober tek, Slovenija”, del Comitato nazionale per la promozione dell’allattamento al seno (NOSD), compresi i dieci passi per diventare una città a sostegno dell’iniziativa, e con il programma del progetto Capodistria – Una città sana per il periodo dal 2020 al 2024.

Il comune si impegnerà non solo a promuovere l’allattamento al seno, ma anche a fondare una comunità locale sana, una comunità che fornisca condizioni sociali, politiche e fisiche idonee a promuovere, optare ed “attuare” l’allattamento al seno. “Per tale motivo agiremo secondo i principi di un approccio comunitario, riunendo diversi partner di varie discipline e settori e coinvolgendo attivamente la popolazione target nella redazione congiunta del programma. Presteremo particolare attenzione a mitigare le disuguaglianze in materia di salute e garantire pari opportunità, soprattutto per i gruppi o i soggetti più vulnerabili”, ha dichiarato Manica Remec, coordinatore del progetto.

Con l’odierna firma della Dichiarazione d’intenti per divenire una città a sostegno dell’allattamento al seno, il sindaco Aleš Bržan ha tracciato la strada per raggiungere questi importanti obiettivi. Ha ringraziato tutti i collaboratori del progetto, in quanto contribuiscono a migliorare la società nel Comune città di Capodistria: “Possiamo avere la spiaggia più bella o il grattacielo più alto, ma solo quando saremo gentili con i nostri cittadini, quando ci prenderemo cura non solo dei più vulnerabili, ma di tutti i cittadini, diventeremo il miglior comune. Oggi abbiamo fatto un passo in questa direzione”.

A Capodistria è già stato attivato un gruppo di sostegno all’allattamento al seno sotto la guida di professionisti esperti. Gli incontri si tengono due volte al mese presso il Consultorio per bambini, adolescenti e genitori dell’Istria per fornire consigli circa l’importanza e la procedura dell’allattamento al seno, per favorire la soluzione di eventuali difficoltà ad esso legate. Oltre agli incontri di gruppo, sono disponibili anche consulenze individuali.

Nel Comune città di Capodistria, il progetto Città a sostegno dell’allattamento al seno coinvolgerà il Centro per l’assistenza sociale del litorale, l’istituto Zavod Koper Otok, le Farmacie Costiere Capodistria, l’Ospedale generale di Isola, il Centro di consulenza dell’Istria, l’Università del Litorale, La Facoltà di scienze della Salute e la Casà della sanità di Capodistria.

Foto: MOK