Oggi, 20 dicembre, nella Sala dei Cavalieri del Castello di Štanjel si è svolta la cerimonia della firma del contratto di fornitura di acqua potabile, sottoscritta dai sindaci dei comuni di Ancarano, Divača, Hrpelje-Kozina, Isola, Komen, Capodistria, Miren-Kostanjevica, Pirano, Sežana e dai direttori delle aziende pubbliche Kraški vodovod Sežana, d. o. o. e Rižanski vodovod Koper, d. o. o.
Ai sensi del nuovo contratto, Kraški vodovod Sežana (KVS) fornirà acqua potabile a Rižanski vodovod Koper (RVK) dalla sorgente di Klariči, per una quantità di 110 litri al secondo, mentre RVK si impegna a rilevare da KVS almeno mezzo milione di metri cubi d’acqua all’anno, a un prezzo concordato per il 2024 di 1,1131 Euro per metro cubo d’acqua, imposte escluse. RVK pagherà, inoltre, una quota proporzionale dei canoni per i servizi di rete per l’utilizzo delle infrastrutture di pubblica utilità dei comuni fondatori dell’azienda KVS. Per il 2024 il predetto canone ammonterà a 6.427,25 Euro al mese, imposte escluse.
La firma del contratto rappresenta un importante passo avanti nello sforzo congiunto di garantire una fornitura sicura e affidabile di acqua potabile nell’area dei comuni dell’Istria e del Carso. “Oggi i comuni dell’Istria e del Carso firmano un contratto, ma soprattutto stringono un’alleanza in un settore di vitale importanza per entrambi i territori. I cambiamenti climatici non conoscono confini comunali e minacciano l’approvvigionamento ininterrotto di acqua potabile sia a chi ne ha a sufficienza sia a chi è costretto ad approvvigionarsi altrove”, ha dichiarato il sindaco di Capodistria, Aleš Bržan, alla firma dell’accordo. Ha, poi, aggiunto che l’odierna sottoscrizione del contratto “dimostra la presa di coscienza e responsabilità nel voler migliorare senza indugi l’attuale sistema di approvvigionamento idrico comune, pur sapendo che anche questa iniziativa è solo una delle misure necessarie per affrontare le sfide del futuro. In ogni caso, sarà necessario gestire l’acqua potabile con ancora maggiore attenzione di prima, fare affidamento su un numero ancora più ingente di risorse idriche rispetto al passato e proteggerle con ancora più attenzione di prima”.
Foto: CCC