Oggi il Comune città di Capodistria e il Comune di Ancarano hanno inaugurato in Vicolo per Brida il primo cantiere del progetto Capodistria ed Ancarano puliti, nell’ambito del quale si costruirà la parte mancante della rete fognaria nelle aree popolate di Bertocchi, Škofije e Ancarano. 2000 abitanti verranno così allacciati alla rete di smaltimento delle acque fognarie. Il valore dell’investimento ammonta a quasi 15,8 milioni di euro, l’edificazione avrà la durata di circa due anni.
I sindaci dei due Comuni, Gregor Strmčnik e Aleš Bržan hanno inaugurato oggi il cantiere. Il sindaco Aleš Bržan ha ribadito che si tratta di uno dei più importanti progetti infrastrutturali di questo decennio nell’Istria slovena. “L’infrastruttura comunale ha un ruolo molto importante nella qualità di vita, contribuisce a creare e mantenere i posti di lavoro e rappresenta la condizione cruciale per una comunità di eque possibilità. Il vero indicatore dello sviluppo del comune è la lunghezza delle tubature sotto terra, non l’altezza dei grattacieli” si è espresso in modo ironico e sottolineato che “il progetto Capodistria ed Ancarano puliti non è solamente un investimento nella rete fognaria di tre aree, ma l’inizio di un vero e proprio rinascimento infrastrutturale dell’Istria slovena.”
Il sindaco di Ancarano Gregor Strmčnik ha spiegato che la politica miope e populista cerca di evitare questo tipo di progetti. “Mi fa piacere che non sia così con questo progetto. La penisola di Ancarano è suddivisa in tre Comuni e due Stati, ed è giusto convivere e sistemare insieme il nostro ambiente. Il progetto segue le linee guida verdi di tutela della natura, della biodiversità e delle acque, ma soprattutto è l’inizio di una separazione graduale delle acque fognarie e meteoriche nel comune di Ancarano. Oltre ai mezzi dedicati al progetto in qualità di partner, il Comune destinerà ulteriori 200.000 euro alla rete di smaltimento delle acque meteoriche.”
Nell’ambito del progetto il Comune città di Capodistria e il Comune di Ancarano costruiranno 25 chilometri di rete fognaria e poco meno di quattro chilometri di rete di smaltimento delle acque meteoriche, 14 stazioni di pompaggio e parte della rete idrica sostitutiva. Dopo la conclusione del progetto si potrà eliminare 378 pozzi neri e 81 piccoli impianti di depurazione, ulteriori 1.657 abitanti e 497 attività economiche saranno così allacciati alla rete pubblica di smaltimento delle acque fognarie. Nell’intera area si raggiungerà la copertura del 98% con la rete di smaltimento delle acque reflue.
L’investimento ha il valore di 15.780.378,91 euro, di cui 7.278.501,14 euro verranno acquisiti dai mezzi di coesione a fondo perduto e 1.284.440,86 euro dai fondi del bilancio dello Stato, la differenza nell’ammontare di 7.217.436,91 verrà invece corrisposta dai due Comuni (6.781.154,67 euro dal Comune città di Capodistria e 436.282,24 euro dal Comune di Ancarano).
I Comuni hanno acquisito 14 concessioni edilizie per il progetto della durata di due anni, i lavori verranno eseguiti dall’azienda Ginex International, d. o. o. (S.r.l.) insieme alla GMW, d. o. o. (S.r.l.), selezionate al bando di concorso pubblico. Oggi ha partecipato all’inaugurazione del cantiere anche il direttore dell’azienda Primož Ule: »Per la nostra azienda il progetto Capodistria ed Ancarano puliti rappresenta il più grande e più costoso progetto di smaltimento delle acque fognarie e siamo orgogliosi e contenti di far parte di questo progetto così importante per gli abitanti di quest’area.«
A causa dei lavori, da giovedì, 24 febbraio, ci sarà la chiusura totale del traffico in Vicolo per Brida, e cioè dal numero civico 8 ad Ancarano fino a Colombano (CCC). L’accesso per gli abitanti non subirà modifiche, la deviazione sarà per la strada in direzione di Crevatini e per Colombano. La chiusura del traffico terminerà presumibilmente il 6 giugno, e rimarrà in vigore ogni giorno dal lunedì al sabato dalle ore 8 alle ore 17.
Da oggi è attiva anche la pagina web con le informazioni sul progetto, lo svolgimento dei lavori e le chiusure del traffico.
L’investimento è cofinanziato dalla Repubblica di Slovenia e dall’Unione europea dal Fondo di coesione.