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Capodistria avvolta nei colori e nei sapori dell’olio d’oliva

Categoria: Generale
Data di pubblicazione:

Oggi il Comune città di Capodistria nella sala di S. Francesco d’Assisi ha sottoscritto l’accordo di associazione con la rete delle Città dell’Olio del Mediterraneo Re.C.O.Med ed inaugurato l’evento l’Olio nuovo e altre iniziative per promuovere l’olivicoltura.

In occasione della Giornata mondiale dell’olivo che si celebra il 26 novembre, il Comune città di Capodistria, in collaborazione con il Centro di ricerche scientifiche (ZRS) di Capodistria, organizza per il secondo anno consecutivo l’evento Olio Nuovo. L’olivicoltura in Slovenia, soprattutto nell’Istria slovena, è un settore con una lunga tradizione e un grande potenziale di ulteriore sviluppo nella produzione dell’olio d’oliva pregiato. Con l’evento Olio nuovo gli organizzatori hanno voluto divulgare la conoscenza dei prodotti olivicoli di prima qualità e le procedure di produzione e lavorazione.

Nella conferenza stampa odierna, la vicesindaca del Comune città di Capodistria, Mateja Hrvatin Kozlovič, la direttrice dell’Ufficio economia, agricoltura e sviluppo del Comune città di Capodistria, Sabina Mozetič, e la direttrice dell’Istituto per l’Olivicoltura del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria, dott.ssa. Maja Podgornik, hanno condiviso le proprie riflessioni sull’olivicoltura quale attività economica.

La vicesindaca Mateja Hrvatin Kozlovič si è soffermata sull’importanza dell’industria olivicola per il turismo e ha menzionato l’entrata del Comune città di Capodistria nell’associazione Re.C.O.Med, la rete di città del Mediterraneo, per promuovere lo sviluppo sostenibile dell’olivicoltura e proteggere il patrimonio culturale e naturale dell’olivo: “Gli olivicoltori, come i viticoltori, sono l’anima della nostra Istria ed è giusto dare loro l’importanza che meritano. In un’epoca in cui viene messa in evidenza l’importanza dell’autosufficienza locale, gli oli d’oliva degli olivicoltori sloveni di altissima qualità riescono a competere con successo nel panorama olivicolo mondiale. Il nostro compito è quello di fornire loro le condizioni opportune per un ulteriore sviluppo. Per questo motivo, il Comune città di Capodistria ha deciso di aderire all’Associazione internazionale Re.C.O.Med.” Con la firma ufficiale dell’accordo, Capodistria ha aderito alla rete delle città dei paesi che attualmente ne fanno parte: Italia, Grecia, Spagna, Tunisia, Turchia, Marocco e Croazia. L’obiettivo principale dell’associazione è lo scambio di conoscenza, esperienza e buone pratiche nell’ambito di consolidamento dell’olivicoltura, presentazione di progetti europei e sviluppo di prodotti turistici basati sull’olivicoltura. Con le sue attività, la rete sostiene l’implementazione delle buone pratiche nel settore olivicolo e promuove la creazione di iniziative di sviluppo tra diverse comunità, come ad esempio nel turismo tematico. “Per aumentare la visibilità dell’olivicoltura locale all’estero dobbiamo prima garantire migliori condizioni di lavoro a livello nazionale”, è convinta Hrvatin Kozlovič che ha presentato la proposta per la regolamentazione sistematica del settore in questione avanzata dagli olivicoltori del Comune città di Capodistria: “Così come la viticoltura o la coltivazione del luppolo, anche l’olivicoltura ha assolutamente bisogno di una legge specifica. E siamo lieti che anche i deputati istriani Tamara Kozlovič, Mateja Čalušić e Robi Janev sostengano le nostre iniziative.”

Sabina Mozetič ha presentato le iniziative del Comune città di Capodistria nel campo dello sviluppo economico ed agricolo. Tra le misure ha evidenziato il bando per la conservazione e la promozione dello sviluppo nei settori agricolo, forestale e nelle zone rurali, in base al quale gli imprenditori agricoli possono ottenere aiuti finanziari per investimenti in aziende, strutture e attrezzature agricole, per miglioramenti di oliveti, frutteti e pascoli, aiuti per servizi di consulenza e promozione in occasione di fiere agricole e simili, aiuti per il pagamento di premi assicurativi, nonché per investimenti in attività non agricole dell’azienda agricola. “Nel 2023 sono stati assegnati fondi a 44 beneficiari e ad altre cinque associazioni del settore agricolo, e il comune proseguirà con i bandi per gli incentivi all’agricoltura anche nei prossimi anni. Una delle misure in fase di attuazione è anche la realizzazione di un impianto di irrigazione nella Valle di Vanganello. La scarsità dell’acqua in agricoltura è solo una delle gravi conseguenze del cambiamento climatico. L’agricoltura e le iniziative nel settore vengono considerate dal Comune città di Capodistria anche nel processo di redazione del Piano regolatore comunale, dove l’iter per il rilascio del permesso di costruire fabbricati rurali verrà agevolato”, ha esposto parte delle misure la dirigente dell’Ufficio economia, agricoltura e sviluppo.

La dott.ssa Maja Podgornik ha presentato le attività dell’Istituto per l’Olivicoltura del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria dal punto di vista scientifico. “Dalla prospettiva di un osservatore esterno, l’olivicoltura slovena sta vivendo un periodo di prosperità, ma purtroppo dietro le quinte la situazione è diversa: gli olivicoltori sono costantemente sotto pressione, perché devono affrontare le sfide legate alle condizioni meteorologiche estreme. A causa dei fenomeni meteorologici estremi e degli ambiziosi obiettivi ambientali della Comunità europea, che punta ad essere il primo continente al mondo a impatto climatico zero, l’olivicoltore sloveno si trova nella morsa di nuove sfide, incapace, nonostante i vari aiuti statali, di competere con le grandi aziende agricole mondiali. Occorrono quindi una svolta e un nuovo modus operandi, che garantiscano lo sviluppo sostenibile dell’olivicoltura slovena. Sono già stati compiuti i primi passi per individuare le infrastrutture necessarie, i quadri legislativi e ottenere incentivi finanziari europei e nazionali con l’obiettivo di creare un ambiente sostenibile per gli olivicoltori, ma molte sono ancora le difficoltà e ampi i margini di miglioramento”, ha affermato la dott.ssa Podgornik specificando che la futura area prioritaria di ricerca sarà lo sviluppo di tecnologie innovative “che consentiranno un costante monitoraggio, analisi e ottimizzazione di ogni segmento del processo di produzione e trasformazione, nonché la capacità di adattare la produzione in tempo reale e spazio alle mutevoli condizioni climatiche”.

Oltre alla degustazione guidata dell’olio d’oliva, nel corso dell’evento è stata organizzata anche una tavola rotonda dal titolo “Perché la legge sull’olivicoltura?”, alla quale hanno partecipato la deputata Mateja Čalušić, la dott.ssa Milena Bučar Miklavčič dell’Istituto per l’Olivicoltura del Centro di ricerche scientifiche di Capodistria, il presidente dell’Associazione olivicola della Goriška Tomaž Kandus, l’olivicoltore Sandi Babič e i produttori di olio d’oliva Martina Veršnik e Massimo Rojac. Gli interlocutori hanno discusso della situazione olivicola attuale e delle proposte per la redazione del quadro normativo, con il quale vorrebbero migliorare la situazione dell’olivicoltura.

Anche la prossima settimana sarà all’insegna dell’olio d’oliva. Dal 25 novembre al 3 dicembre dieci ristoranti a Capodistria offriranno menù speciali dedicati all’olio d’oliva novello con la presentazione dei migliori oli d’oliva novelli dell’Istria slovena. Alla campagna promozionale della Settimana dell’Olio nuovo hanno aderito i ristoranti Brič Dekani, Al Mulin, Salicornia, Placito Risano, Capra, Karjola Marezige, Gostilna Pod Slavnikom, Belvedur, Bistro Kavon e Kantina Romano.

Foto: Aleš Rosa