Dopo che negli ultimi quattro anni il Comune Città di Capodistria ha realizzato più di mille posti auto nel centro storico e nelle zone limitrofe, con la fase successiva si provvederà al problema dei parcheggi negli abitati per i quali non era previsto un numero così elevato di veicoli di cui ad oggi, invece, si servono i cittadini. Particolarmente problematica è la mancanza di parcheggi nel quartiere residenziale di Monte Marco, per il quale il Comune Città di Capodistria ha già preparato una soluzione. Nella zona densamente popolata di Monte Marco, nei prossimi anni il comune intende rinnovare ed ampliare il garage della Strada Circolare, e due parcheggi in Strada Kveder Dušan – Tomaž ed in Via Dragomir Benčič. Progetti simili sono previsti anche per la vicina zona di Prisoje.
Nel prossimo periodo tra le priorità del Comune Città di Capodistria è prevista la sistemazione del garage che si trova sulla Strada Circolare sotto il centro commerciale di Monte Marco per un valore di quasi un milione di euro. È in corso di acquisizione il permesso di costruire per il risanamento statico dell’edificio, compreso l’ampliamento del muro di contenimento ed il rifacimento completo del garage, con inclusi il drenaggio e l’impermeabilizzazione. Nell’investimento sono compresi anche posti auto aggiuntivi. Attualmente il garage dispone di circa 250 posti auto.
Il comune cercherà di sopperire al problema anche con il parcheggio sopra la Strada Kveder Dušan – Tomaž e con l’ampliamento del parcheggio esistente sotto la Via Dragomir Benčič. Già tre anni fa, il comune ha ristrutturato il quarto piano del garage in via Rudolf Bernetič agevolando la quotidianità agli utenti.
Il comune risolverà anche il problema dei parcheggi nella vicina zona di Prisoje, con la ristrutturazione del garage e la sopraelevazione di un piano, e costruirà nuovi parcheggi anche nella Via del Distaccamento Istriano.
Negli ultimi anni, il comune ha predisposto circa un centinaio di posti auto nell’entroterra e in futuro continuerà a predisporne altri nei paesi in collaborazione con le comunità locali.
Foto: MOK